Onorevoli Colleghi! - Come è noto, il tema centrale per il futuro della nostra economia consiste nell'individuare i settori che presentano maggiori possibilità di successo nello scenario globale sempre più competitivo. L'Italia, priva da sempre di materie prime, vanta una grande risorsa: il proprio territorio. Un vero e proprio tesoro per l'eccezionale presenza, unica al mondo per quantità e qualità, di beni monumentali, artistici, storici e paesaggistici. È quello che si usa ormai definire «il nostro petrolio» che, se utilizzato con il vincolo della sostenibilità, può rappresentare lo strumento vincente per la nostra bilancia dei pagamenti.
      Nell'epoca della «competizione tra i luoghi» è interesse dello Stato favorire e sostenere la creazione di marchi territoriali, veri brand (marchi) di successo, per attrarre maggiori quote di domanda di turismo europeo e internazionale di cui possono beneficiare anche i settori delle produzioni di qualità dell'enogastronomia, dell'artigianato locale e del design.
      La presente proposta di legge, ai sensi dell'articolo 9 e della parte prima, titolo III, della Costituzione, nonché delle norme del codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, intende promuovere un progetto speciale integrato di tutela e di valorizzazione del patrimonio culturale dell'area territoriale «Castelli-Appia antica-Tuscolo» dove insistono beni archeologici, monumentali, architettonici, artistici e del paesaggio di assoluto valore mondiale.

 

Pag. 2


      L'area dei Castelli vanta il patrimonio archeologico del «Latium Vetus», tra i più importanti d'Italia. In questi luoghi si costituì la «Lega Latina» di cui restano ampie tracce lungo tutto il territorio quali: l'area archeologica di Tuscolo, le Catacombe ad Decimum di Grottaferrata, il Tempio di Diana a Nemi, il Sepolcro degli Orazi ad Albano, il Mitreo di Marino, il Santuario dedicato a Diana Nemorense a Genzano, i resti del Tempio di Ercole a Lanuvio.
      I luoghi dei Castelli sono caratterizzati dalla bellezza di un paesaggio unico al mondo, con palazzi, ville, conventi e altri beni di interesse religioso tra cui lo stesso palazzo Pontificio di Castel Gandolfo, che tanto affascinarono i viaggiatori del Grand Tour. Non a caso il famoso ritratto di «Goethe della Campagna Romana» ad opera di Tischbein, che costituisce una sorta di manifesto programmatico del Grand Tour, coglie il grande poeta tedesco seduto su un capitello con sfondo la tomba di Cecilia Metella sulla via Appia.
      Da allora incessante è stata la presenza in questo territorio di artisti delle diverse discipline, da Klee a Neruda, contribuendo a diffonderne la fama di bellezza nel mondo.
      Ci sarebbero tutte le condizioni per rendere fruibile ed estendere il parco dell'Appia antica nei Colli albani, da Ciampino fino alla valle Aricina.
      Nel tratto compreso tra la collina del grande raccordo anulare e Frattocchie sarebbe opportuno valorizzare il basolato originale, il sepolcro detto «Monte di Terra», le torri e i casali medioevali, l'arcate del circo di Boville. Tra Frattocchie e Albano i luoghi di maggiore interesse sono quelli della villa di Clodio, l'Anfiteatro, la Villa di Pompeo, le Terme di Cellomano, la Cisterna, le Catacombe di S. Senatore, i Sepolcri.
      La zona della valle Aricina, di Genzano e di Lanuvio, è un vero giacimento di beni archeologici tra cui la cella del tempio di Diana, il basto del Diavolo, Torre Palombara, il Castello di S. Gennaro.
      Allo stesso tempo si impone la necessità di tutelare e valorizzare l'area del Tuscolo, un luogo identitario dei Castelli romani. Gli antichi resti della città del Tuscolo sono stati teatro di importanti avvenimenti storici, dall'insediamento degli etruschi, alla rivolta dei popoli latini contro Roma, alla difesa della latinità contro Annibale. Tra le antiche strutture, di quello che fu il primo municipio con suffragio della storia (381 avanti Cristo), sono visibili un teatro, un anfiteatro e un santuario.
      L'opera di tutela e di valorizzazione dello Stato si rende oltretutto necessaria anche come fattore di riequilibrio dei danni e delle diseconomie causati dallo sviluppo disordinato dell'area metropolitana romana. Gli effetti negativi in termini di congestione urbana di Roma-capitale si sono estesi, a macchia d'olio, sulla circostante area dei Castelli. Si corre il rischio di compromettere irreparabilmente la bellezza degli angoli naturalistici e dei luoghi urbani, con ripercussioni sugli stessi usi e costumi della comunità locale che, nel tempo, ha preservato le tradizioni civili, sociali, artigianali, e un marcato senso dell'ospitalità. Tutto ciò rappresenta una vera e propria risorsa utile allo sviluppo locale.
      La presente proposta di legge si pone dunque un duplice obiettivo: tutelare, valorizzare e promuovere la conoscenza dell'area, migliorando nel contempo la qualità della vita delle popolazioni residenti. A tale fine si propongono interventi di studio, ricerca, recupero, restauro e riuso del patrimonio dei beni culturali, recuperando e migliorando la rete dell'ospitalità integrata nei settori della ricettività e delle produzioni tipiche e artigianali locali.
      L'articolo 1 della presente proposta di legge indica le finalità di tutela, valorizzazione e promozione dell'area territoriale «Castelli-Appia antica-Tuscolo» e la delimitazione territoriale con l'indicazione dei comuni compresi nell'area.
      All'articolo 2, per la determinazione delle priorità di intervento, si prevede la predisposizione di un programma quadro complessivo.
      All'articolo 3 sono elencati gli interventi da realizzare, con particolare riguardo alle
 

Pag. 3

aree archeologiche dell'Appia antica e del Tuscolo.
      L'articolo 4, per il perseguimento delle finalità stabilite dalla legge, prevede la stipula di un accordo di programma quadro.
      Con l'articolo 5 si definiscono le modalità di concessione dei contributi per gli interventi riconosciuti nell'accordo di programma quadro.
      Con l'articolo 6 si autorizzano le amministrazioni competenti ad avvalersi delle necessarie collaborazioni tecnico-scientifiche.
      All'articolo 7 si individuano i finanziamenti necessari e la relativa copertura.

 

Pag. 4